Thursday, May 8, 2008

2008 Giro d'Italia Prediction by Bellotti



Yet another local, Francesco Bellotti from Bussolengo (the town just west of Verona), will be racing in the 2008 Giro d' Italia on the Barloworld team. His opinion, highlighted below, is that the winner of the race will be determined in the climbing stages which begin with stage start in Verona (stage 14, 24 May)


The individual TT up the Plan de Corones (stage 16, 26 May) should be very interesting. DiLuca (above, you can click on photos now to enlarge them) made an exploration ride a few days ago, looks like quite a mess up there. This climb was first included in the 2006 Giro but they didn't use the final section due to snow. With a 24% max and a gravel section at the end it's going to hurt.


From L'Arena, Verona, May 7, 2008; interview with Francesco Bellotti:

Bravo al suo esordio al Giro d’Italia, sfortunatissimo negli ultimi due (ha concluso da ammalato quello del 2006 ed è stato costretto al ritiro da una paurosa caduta nella tappa di Bergamo nel 2007), Francesco Bellotti, classe 1979, di Bussolengo, cresciuto nella formazioni giovanili dell’Ausonia Pescantina, alla sua sesta stagione tra i professionisti (è stato con Pantani nella Mercatone Uno nel 2003, poi per una stagione alla Barloworld, poi due con Pietro Caucchioli alla francese Crédit Agricole e da quest’anno ancora alla Barloworld), affronta il Giro d’Italia che scatterà sabato prossimo da Palermo con molta fiducia dopo le buone ultime prove. Bellotti aveva chiuso al 36° posto il suo primo Giro d’Italia ed aveva fatto pensare di poter guadagnare posizioni dei Giri successivi. E aveva cominciato il Giro 2006 con grandi speranze, che stava pienamente rispettando sino all’inizio dell’ultima settimana. Era l’uomo di classifica della Crédit Agricole, ma poi si ammalò ed è probabile che qualsiasi altro atleta nelle sue condizioni si sarebbe ritirato. Francesco, invece, ha voluto arrivare sino a Milano, affrontando il tappone che si concludeva all’Aprica (quello vinto da Ivan Basso su Gilberto Simoni con polemiche successive), tra sofferenze indicibili, vomiti continui, soste per recuperare un minimo di forze. A Milano fu 41°. Poi, il forzato ritiro l’anno scorso. Bellotti, pronto per il Giro? «Ormai la partenza è vicina. Con la squadra, la Barloworld, in questi giorni ci siamo trovati in ritiro e abbiamo provato i cambi per la cronosquadre di Palermo. E siamo andati a provare la tappa della Presolana. Inutile, per me, andare su altre salite che conosco bene come quelle dolomitiche». Soddisfatto della prima parte della sua stagione? «Al Giro del Trentino sono andato proprio bene con il quinto posto finale in classifica. Mi dispiace aver perso il podio per soli tre secondi, ma in salito sono sempre stato al passo dei migliori, ho disputato una buona prova a cronometro e, nella classifica finale, mi sono messo dietro tutti i pretendenti alla maglia rosa». Quali saranno i suoi compiti al Giro? «Vado senza ambizioni particolari e senza pormi limiti. Il leader è il colombiano Soler. Abbiamo Gasparotto per le tappe, ma la squadra conta molto su di me, sia per i piazzamenti fatti prima del Trentino, sia per come mi sono comportato in quest’ultima corsa, in particolare in salita. Non mi faccio grosse aspettative. Poi dipenderà molto da come si metterà la corsa. Se ci sarà spazio, cercherò di approfittarne. Se Soler sarà in maglia rosa, tirerò per lui». Soler è uno spauracchio per gli italiani. «Penso potrà fare molto bene in salita. Al Trentino, mi ha anche aiutato sulla Mendola. E’ scoppiettante. Sarà tra i protagonisti. E’ un colombiano atipico, perché è alto quasi 1.90 ed è tutt’altro che fermo a cronometro. Al Tour, ha dimostrato di essere uomo solido per tre settimane. In squadra, siamo fiduciosi, anche perché abbiamo uno come Pfannberger che è sempre stato nei primi dieci nella classiche del Nord, due campioni del mondo del quartetto come Cummings e Thomas, utili per le cronometro e un uomo di esperienza come Cardenas. E’, comunque, una squadra improntata sulle salite, visto che non ha un velocista». Dove si deciderà la corsa? «Penso che dalla tappa che partirà da Verona in poi, ogni giorno potrà essere decisivo. Ma non escludo sorprese da tappe che, sulla carta, appaiono più abbordabili». Quali sono i suoi favoriti? «Vedo su un buon livello Di Luca, Savoldelli, Simoni, Nibali, Pellizotti, Bruseghin. Insomma, più o meno, sono i soliti noti, Riccò? Può fare bene o male, essere la mina vagante, ma non mi dà grande fiducia. Ritengo che questo sia un Giro per corridori d’esperienza: vista la quantità di tappe dure, che richiederanno attenta gestione delle forze, penso che prevarrà un corridore d’esperienza».

1 comment:

  1. Crazy man! Dirt, snow, ice. How about stage 15, the Marmolada. Check out the switch backs about half way through this video. http://www.youtube.com/watch?v=vzArRJQLXMs From this guys bike it looks A LOT easier than the 15% it is........... http://www.gftours.com/2006_maratona_gallery/pages/Maratona_06_148.htm

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